Bilancio, così il Comune nasconde la stangata da 6 milioni
'Il bilancio di previsione del Comune di
Modena non prevede, come sostiene la giunta, tributi invariati e costi
dei servizi invariati; quest'anno infatti scatterà un netto aggravio
tributario. Le entrate tributarie previste per il 2021 aumentano
complessivamente di circa 6 milioni di euro rispetto al 2019, un
incremento derivato da 3,2 milioni di maggior gettito dell’addizionale
Irpef e da 2,7 milioni di Imu e tassa unica sulla casa. In altre parole:
l’aumento dell’addizionale comunale all’Irpef deliberato lo scorso anno
e che avevamo tentato di fermare come opposizioni quest’anno graverà in
maniera significativa sui modenesi'.
'Facendo un
raffronto tra il dato delle entrate per imposte e tasse indicate nel
bilancio di previsione 2021 e l’assestato 2020 e il consuntivo 2019,
troviamo un consistente incremento della imposizione. Il totale delle
entrate tributarie nel 2020 è pari a 142.802.405 euro per passare nella
previsione 2021 a 146.254.372 euro - spiega Elisa Rossini -. Il dato del
2020 in parte può essere dovuto alle problematiche connesse all’incasso
dei tributi derivanti dall’emergenza sanitaria, ma se paragoniamo il
dato del bilancio di previsione 2021 al totale delle entrate tributarie
del 2019, l’incremento risulta comunque, considerando che le entrate
tributarie consuntivate nel 2019 ammontano a 145.054.593 euro.
L’incremento però è ancora più significativo se si considera che dal
primo gennaio 2021 sono abrogate entrate tributarie relative a Tosap,
imposta di pubblicità e pubbliche affissioni che sono state sostituite
dal canone unico patrimoniale che è rilevato tra le entrate
extratributarie. In sostanza, le entrate tributarie (passi carrabili,
pubbliche affissioni, imposta di pubblicità, Tosap), pari a 5,3 milioni,
diventano dal 2021 entrate extratributarie e sono indicate di identico
importo: 5,3 milioni circa per il 2020 e 5,3 milioni circa previste per
il 2021. Questo fa sì, come detto, che le entrate tributarie previste
per il 2021 aumentino complessivamente di oltre 6 milioni di euro'.
'Un
balzo non ammesso dalla amministrazione, ma indispensabile per
mantenere i conti in ordine? Niente affatto: il risultato di
amministrazione presunto al 31 dicembre 2020 prevede infatti un avanzo
disponibile di 5 milioni di euro che, se confermato, potrebbe essere
utilizzato per ridurre l’addizionale comunale all’Irpef e riportarla
almeno alle aliquote antecedenti l’aumento deliberato nel bilancio di
previsione 2020 andando incontro alle famiglie messe in ginocchio dalla
pandemia. Non solo, abbiamo letto che il sindaco ha scritto al
Presidente del Consiglio chiedendo risorse per abbattere Tari. Siamo
convinti che se il Presidente Draghi fosse qui oggi risponderebbe al
sindaco che la Tari la può abbattere anche senza attendere le risorse
dal governo centrale, cosa che come opposizioni chiediamo da mesi'.
capogruppo di Fdi-Popolo della Famiglia Elisa Rossini