SEMPRE PER SEMPRE, DALLA STESSA PARTE, MI TROVERAI
Sono giornate davvero cariche di rabbia e astio: aprire
facebook significa scontrarsi con una serie di insulti e offese gratuite
che lasciano cicatrici profonde. Finché a diffamarti sono avversari
politici con nessuna argomentazione attendibile e solo una chilometrica
bava alla bocca sei pronto a pagarne il prezzo ma quando a “darti
contro” sono donne e uomini per i quali hai sacrificato la tua vita
donando tutto te stesso per un impegno politico vissuto come vocazione
totalizzante la delusione è cocente.
Chi
pensa che sono cambiato, che mi sono rimangiato posizioni assunte anni
fa e che mi sono venduto al potente di turno forse non ha mai compreso
la profonda ragione che ha mosso il mio impegno in politica sin dai 14
anni: un amore infinito per il bisogno dell’altro. Ogni scelta, ogni
responsabilità e ogni azione che ho compiuto è sempre stata definita da
un ascolto paziente e carnale della sofferenza del prossimo: per dirla
alla Leonilde Iotti “la politica per me è ascoltare le ragioni
dell’altro”. Ho abbandonato casacche politiche, ho contribuito a fondare
e radicare partiti e ho girato più volte ogni angolo del bel paese
unicamente animato dal desiderio di potere essere il megafono di quello
sterminato popolo dei “senza potere” (come amava ripetere Vaclav Havel).
In
questo cammino lungo 23 anni ho sempre seguito la mia coscienza, la mia
educazione e la mia fede e non ho mai accettato compromessi al ribasso
per trarne vantaggio tradendo gli ideali che hanno animato il mio
impegno. Essere uomini veramente liberi significa proprio questo:
appartenere agli ideali della propria infanzia senza mai rinnegarli.
Ora
mi trovo a trascorrere un pomeriggio di mezza estate con diversi
manifestanti del cosiddetto “No paura day” che grideranno in piazza
anche il mio nome tra i cosiddetti “traditori delle libertà
costituzionali” e insulti, minacce continue che arrivano (anche e
soprattutto in privato) per la mia posizione rispetto alle decisioni
assunte dal governo sul #greenpass.
Vediamo
di intenderci: sono per la libertà di scelta vaccinale, da sempre mi
sono battuto in prima fila per contrastare l’obbligo vaccinale
introdotto dal già Ministro della Salute Lorenzin, ho spinto i vari
ultimi governi repubblicani a rendere gratuite le anamnesi prevaccinali
in modo da tutelare tutti i cittadini da ogni possibile rischio e ho
sempre ritenuto il vaccino una terapia medica utile e non dannosa (se
compatibile con l’organismo a cui deve essere praticata).
Per
questo non sono mai stato un NO VAX e ho scelto l’opzione della libertà
di scelta terapeutica (i programmi elettorali del Popolo della Famiglia
per le elezioni politiche ed europee, in questo, sono molto chiari ed
espliciti) guardando a modelli di welfare state come quello svedese che
vede un altissimo tasso di vaccinazione proprio grazie alla libertà di
scelta e ad una capillare azione di prevenzione ed informazione
governativa rivolta a tutti i cittadini.
Ora,
davanti al dramma di una pandemia che ha portato danni in termini di
vite umane paragonabili ad una guerra, mantengo la stessa direttrice di
pensiero nel giudicare le disposizioni governative in merito al green
pass: dico NO all’obbligo vaccinale e sì al green pass per anziani,
fragili e le categorie professionali più a rischio. Affermando questo
sono passato per il traditore, il filogovernativo senz’anima e tanto
altro: vi pare ragionevole dire questo o notate, come ho osservato anche
io, che c’è tanta manipolazione ideologica sterile dietro a questi
attacchi?
Rendere
obbligatorio il green pass per le categorie più colpite dal Covid-19 è
una scelta di buon senso per tutelarle e per proteggerle, oltre che una
protezione indispensabile anche verso chi decide di non vaccinarsi: per
questo sono d’accordo con Draghi nella sostanza delle sue dichiarazioni,
anche se avrei scelto criteri attuativi della normativa diversi. Il
vaccino è una freccia al nostro arco per sconfiggere definitivamente la
pandemia e non possiamo considerarla uno strumento costruito
artificialmente per sterminare migliaia di esseri umani. Girate il paese
e fate due conti tra coloro che sono vaccinati: vedrete che il 97/98%
di essi sta bene. La scelta ora è tra un 2/3% che può avere danni
collaterali non letali e altre decine di migliaia di morti e malati per
il prolungarsi della diffusione del virus.
Ragioniamo
con la testa e non con la pancia, leggiamo i numeri e gli studi
scientifici prima di scegliere. Per quanto riguarda me saprete sempre
dove trovarmi: sempre, per sempre, dalla stessa parte.