L’unica soluzione

10 Novembre 2021 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi
Il 9 novembre è una data importante nella storia contemporanea: nel 1938 è la Notte dei Cristalli con la devastazione nazista dei negozi degli ebrei e delle loro sinagoghe, nel 1989 cade il Muro di Berlino. Nella piccola storia quinquennale del Popolo della Famiglia, il 9 novembre 2018 viene depositata in Corte di Cassazione (e poi pubblicata in Gazzetta Ufficiale) la proposta di legge sul reddito di maternità: mille euro al mese alle donne italiane a zero reddito che intendono lavorare nella cura e nella crescita dei figli e della propria famiglia. Mille euro per otto anni per il primo figlio (96mila euro complessivi), rinnovabili alla nascita del secondo figlio, vitalizi alla nascita del quarto figlio o di un figlio disabile.

I fondi necessari (tre miliardi di euro a regime, meno di un miliardo di euro il primo anno) da ritagliare dal reddito di cittadinanza che costa sette miliardi e non è un investimento nel capitale umano ma puro assistenzialismo. Il reddito di maternità invece consegnerebbe alle donne un vero e pieno nuovo diritto, potendo scegliere tra lavoro casalingo e lavoro esterno in piena autonomia e tranquillità, riconoscendo finalmente il faticoso ma sempre più decisivo lavoro casalingo di cura dei figli come lavoro a tutti gli effetti.
Il reddito di maternità è l’unica soluzione possibile alla principale tragedia italiana che è la denatalità, che una classe politica miope non riesce a inquadrare, ma che travolgerà l’intero sistema di welfare del Paese. Devono immediatamente tornare a nascere centinaia di migliaia di figli e questo avverrà solo con il reddito di maternità. Il 9 novembre 2018 il Popolo della Famiglia spiazzò l’intero mondo della politica presentando questa proposta di legge composta da un solo articolo. Siamo stati copiati (Giorgia Meloni ci fece la campagna elettorale del 2019 per le europee, ma Fratelli d’Italia non ha mai presentato la relativa proposta di legge, bastava fotocopiare la nostra consegnata alla Camera con oltre 52mila firme certificate), siamo stati attaccati, siamo stati irrisi e siamo stati imitati. Il Forum delle associazioni familiari sei mesi dopo la presentazione del reddito di cittadinanza annunciò trionfante nel 2019 con tanto di foto abbracciati a Luigi Di Maio l’istituzione dell’assegno unico per il figlio, siamo alle soglie del 2022 e ancora continua la presa in giro su questo pannicello caldo che mai risolverà i problemi della denatalità e manderà anzi le famiglie più numerose in difficoltà, mantenendo i parametri ISEE che serviranno a non erogarlo. Il tutto per non unirsi a noi nella battaglia per una soluzione semplice e carica di futuro, una rivoluzione di un articolo solo, il reddito di maternità che sarebbe peraltro una bomba anche contro la piaga dell’aborto. Prima o poi l’Italia dovrà piegarsi alla proposta del Popolo della Famiglia, l’unica razionale e di immediata applicazione.
Qualcuno nella storia ricorderà che l’avevamo messa a disposizione del Paese e delle famiglie italiane già dal 9 novembre 2018, già sarebbero nati centinaia di migliaia di figli che sarebbero stati le braccia della ricostruzione come i figli del Secondo Dopoguerra. Invece abbiamo battuto tre record consecutivi di denatalità. E continueremo a batterli ogni anno finché non ci si rassegnerà a copiare la legge di un articolo solo proposta dal Popolo della Famiglia, depositata in Cassazione e alla Camera, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, denominata “reddito di maternità”.